Il colore degli occhi

Il colore degli occhi è un tratto poligenico, ossia la trasmissione genetica del colore degli occhi è determinata da più geni. I geni possono essere dominanti o recessivi, il gene dominante prevale sul recessivo, producendo effetti sul tratto ereditario.

La situazione è in realtà più complessa.

Il colore dell’iride è collegato a tre elementi fondamentali contenuti al suo interno: la melanina contenuta nel tessuto epiteliale dell’iride, la melanina contenuta nello stroma dell’iride, e la densità cellulare dello stroma dell’iride.

Il colore degli occhi è un tratto influenzato da più di un gene, due geni maggiori e altri minori che contribuiscono alla moltitudine di variazioni del colore degli occhi.

Il gene OCA2 controlla la quantità di melanina che un corpo genera, che influenza il 74% della variazione del colore degli occhi, ma anche quel gene è incluso in molti altri fattori nel DNA. colore-occhi <p style="text-align: justify; font-size: 38px; font-family: cursive, sans-serif; font-weight: 100; line-height: 35px; color: #009900; ">Il colore degli occhi</p>

Nonostante la genetica, non si può mai essere sicuri di quale sarà il colore degli occhi di un bambino proprio perché esistono anche colori molto rari che sono presenti in pochissime persone.

I colori degli occhi possono subire variazioni nel corso dell’esistenza a causa di cambiamenti ormonali nell’organismo, in particolare durante la prima infanzia, la pubertà e la maternità, così come in seguito ad alcuni traumi. Nei bambini il colore si stabilizza in genere attorno a un anno di età, anche se in alcuni casi può continuare a modificarsi fino ai tre anni di età.

Esistono anche occhi che cambiano colore a seconda delle condizioni metereologiche o che si modificano con il passare del tempo.

Gli occhi hanno un certo grado di cangianza, in base a vari fattori come luce e stato di salute così da tendere a variare la percezione del proprio colore.

L’iride può essere bicolore, ovvero può avere una parte interna di un determinato colore e la parte esterna di un altro.

L’eterocromia dell’iride è la condizione oculare che si ha quando uno dei due iridi ha un colore diverso dall’altro o quando una parte dell’iride ha un colore diverso dal rimanente. È il risultato di un relativo eccesso o mancanza di pigmento nell’iride e può essere ereditata biologicamente o acquisita in seguito a una malattia o a una lesione.

Anche i traumi e alcuni farmaci possono provocare un aumento o una diminuzione della pigmentazione in uno degli occhi.

La maggior parte degli occhi umani sono marroni o blu, ma altri colori come nocciola e grigio sono più rari. Inoltre, le diverse popolazioni tendono ad avere diversi colori di occhi che sono maggiormente prevalenti o rari.

Gli occhi sono lo specchio dell’anima e rivelano davvero qualcosa sulla nostra personalità, soprattutto sulla base del colore dell’iride.

Alcuni anni fa un gruppo di ricercatori dell’Università di Orebro, in Svezia, ha condotto uno studio in cui venivano confrontati gli occhi di 428 soggetti con le caratteristiche della loro personalità per comprendere se tra struttura degli occhi, colore dell’iride e carattere vi fossero delle corrispondenze.

Gli scienziati svedesi ritengono che possano esistere davvero delle corrispondenze tra colore degli occhi e personalità perché i geni responsabili dello sviluppo dell’iride giocano anche un ruolo importante nel formare una parte del lobo frontale del cervello, che influenza proprio la nostra personalità. A loro parere queste informazioni potranno essere utili in futuro nella psicanalisi.

Dai loro risultati è emerso che accanto a caratteristiche diverse dell’iride si sviluppano tratti della personalità differenti. Si tratta del parere espresso da Matt Larsson, scienziato comportamentale che ha condotto lo studio svedese su occhi e personalità. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Biological Psychology.

Anche gli esperti dell’Università di Edimburgo hanno studiato la connessione tra colore degli occhi e personalità, sottolineando che gli occhi sono una vera e propria finestra sul mondo per il cervello. Nel corso del tempo il mondo scientifico si è occupato di frequente dell’argomento.

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