L‘occhio secco è una patologia oculare che consiste in un’alterazione qualitativa e quantitativa del film lacrimale.
Si manifesta con bruciore e fastidio agli occhi, prurito insistente e lacrimazione irregolare; dalle statistiche rilevate ne soffrono più le donne over 45 degli uomini.
Perchè le donne?
Perchè l’alterazione degli ormoni sessuali svolge un ruolo importante nella fisiopatologia della sindrome dell’occhio secco in età perimenopausale e in età menopausale: estrogeni e androgeni, infatti, influenzano la produzione di tutti i componenti del film lacrimale. Vari meccanismi interagiscono per alterare l’omeostasi della superficie oculare e successivamente danno luogo alla sindrome dell’occhio secco.
Non è un semplice fastidio agli occhi, ma una vera e propria modifica della superficie dell’occhio: in pratica la lubrificazione della superficie oculare avviene grazie al film lacrimale che se inizia a diminuire la componente acquosa delle lacrime si riduce a favore di quella salina. Ed ecco spiegata la sensazione di secchezza e bruciore che spesso sfocia in irritazioni vere e proprie.
Si tratta di una patologia in grado di limitare la vita sociale e professionale di chi ne è colpito.
Le cause sono molteplici: può essere causata da un’eccessiva e sbagliata esposizione ai monitor dei pc, oppure a un riscaldamento eccessivo, ambienti poco umidi, aria condizionata, può succedere anche alle donne in gravidanza, a causa degli squilibri ormonali oppure anche per l’utilizzo prolungato di alcuni farmaci come antidepressivi, diuretici o ormoni che inibiscono la produzione di lacrime.
Per chi utilizza parecchie ore il pc si raccomanda di:
-
Fare una pausa di 5 minuti ogni ora
-
Evitare i riflessi del monitor, posizionarlo quindi in modo che non rifletta la luce esterna
-
Collocare il monitor a una distanza tra i 50 e i 60 centimetri dal viso.
-
Assicurarsi che l’ambiente di lavoro sia ben illuminato
-
Utilizzare lenti per occhiali in grado di filtrare la luce dannosa dei monitor