L’esposizione prolungata davanti a dispositivi tecnologici può divenire un vero rischio per la salute dei nostri occhi se non si eseguono alcune semplici regole riguardanti alcuni aspetti:
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L’illuminazione dell’ambiente di lavoro: il livello di illuminazione della stanza deve essere più basso per lasciare allo schermo una luminosità più alta
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Posizione del pc sulla scrivania: lo schermo deve essere posto leggermente più in basso rispetto all’altezza degli occhi e la distanza del pc deve essere pari alla lunghezza del braccio teso
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Pause posturali (cioè alzarsi dalla postazione di lavoro): fare delle pause è importante. Come prescrive la legge italiana, bisogna fare una pausa di un quarto d’ora ogni due ore
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Utilizzo di occhiali: se si utilizzano occhiali da vista davanti al pc, è bene utilizzare lenti che filtrino la luce blu
Molti ritengono di avere una vista perfetta capace di svolgere diversi lavori come guidare o leggere senza bisogno di occhiali; un lavoro prolungato davanti al pc può evidenziare annebbiamento o stanchezza visiva anche a queste persone.
Problemi visivi non rilevati in precedenza possono diventare fonte di fastidio al pc.
Ciò si verifica perché questo tipo di lavoro impone una richiesta visiva più specifica rispetto ad altri lavori. E’ probabile che le ragioni dell’insorgenza di un fastidio visivo siano attribuibili a preesistenti condizioni visive.
I disturbi riportati più comunemente da chi lavora al computer sono:
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fatica oculare
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visione annebbiata da lontano e da vicino
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sensazione di tremolio
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visione sdoppiata
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senso di sabbia negli occhi
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prurito e bruciore degli occhi
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difficoltà a vedere nitidi gli oggetti distanti dopo aver lavorato a lungo al computer
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occhi troppo asciutti o troppo umidi
Tutti questi disturbi sono i sintomi di quello che viene chiamato tensione o affaticamento agli occhi.